lunedì 18 novembre 2013

Sempre con quel cellulare in mano...

Faccio parte delle generazioni 2.0, Social Network, digitali. Chiamatela come volete, ma ne faccio parte.
Ne faccio parte perché sono super-arci-convinto che questa non sia una moda passeggera, ma sia un cambiamento reale del mondo che è già in atto, cambiamento in meglio, ovviamente intendo.
Rimando ad altra sede la spiegazione del perché, in concreto, penso che questi strumenti stiano stravolgendo in meglio il mondo e torno con un carpiato con due avvitamenti al tema di questo articolo:
"Sempre con quel cellulare in mano... e basta!".

Non so voi, ma mi sono sentito fare questa osservazione un sacco di volte, troppe.
Non ho mai sopportato i pregiudizi sugli Smartphone, derivanti prevalentemente dalla non conoscenza dello strumento.
I pregiudizi, in un modo o nell'altro, portano sempre e comunque sulla cattiva strada.
La generazione dei nostri padri-zii-nonni soffre di una rara forma di misoneismo: hanno tremendamente paura del nuovo.
E' una malattia ed è molto difficile da curare.
Purtroppo l'associazione che spesso ingenuamente viene fatta è la seguente: stai smanettando con il "cellulare" = stai telefonando/messaggiando.
Insomma, un modo neanche troppo gentile per dirti: basta cazzeggiare!

Iniziamo, per prima cosa, a fare una scissione netta e categorica: non mi puoi dire "sempre con quel cellulare in mano..." se invece io in mano ho uno Smartphone.
Dunque, la prima risposta da dare a tali sprovvedute persone è la seguente: "non è un cellulare!".
Diabolica genialità di Steve Jobs a parte, lo Smartphone è un oggetto miracoloso, è riuscito a soddisfare dei bisogni che non solo prima di allora sono sempre stati insoddisfatti, ma addirittura neanche si sapeva di avere.
Essere riusciti a racchiudere in un oggetto minuscolo e leggerissimo l'infinita potenza di Internet di cui il mondo è stato inondato, e dei suoi interminabili strumenti derivati, equivale a dieci rivoluzioni industriali messe insieme.

Ma, allora, di quale cellulare stiamo parlando?
La cosa raggiunge livelli di assurdità che sfiora la comicità quando chi ti rimprovera, ad esempio, lo fa mentre sfoglia un giornale.
Ma come? E io, secondo te, cosa sto facendo?
Non solo leggo il giornale con il mio Smartphone, ma lo pago, lo archivio, lo sottolineo e ne condivido le parti più interessanti con i miei amici.
Il tutto in maniera del tutto legale, senza inquinare l'ambiente o disboscare foreste. 
Qualcos'altro da aggiungere?

La cosa evidentemente non cambia se anziché sfogliare il giornale, l'indivuo sta guardando la TV, leggendo un libro, ascoltando la radio, acquistando scarpe, cercando una ricetta, studiando ecc. ecc..
Siate aperti ai cambiamenti, non abbiate pregiudizi sulle novità, soprattutto se come in questo caso portano ad un miglioramento collettivo.

E W gli Smartphone :)

Gianni

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